Riunione del giorno 28 Marzo 2025
CITTADINANZA ITALIANA E SERVIZI A CITTADINI E IMPRESE ITALIANI ALL’ESTERO
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di cittadinanza.
L’intervento normativo consente l’immediata entrata in vigore di alcune delle norme previste nel disegno di legge sulla cittadinanza contestualmente approvato dal Consiglio dei Ministri e relative alla limitazione nella trasmissione automatica della cittadinanza iure sanguinis. In particolare, pur mantenendo tale principio di fondo, basato sulla discendenza da cittadini italiani, si rafforza la necessità di un vincolo effettivo con l'Italia da parte dei figli nati all’estero da cittadini italiani. Questo anche al fine di un allineamento con gli ordinamenti di altri Paesi europei e per garantire la libera circolazione nell’Unione Europea solo da parte di chi mantenga un legame effettivo col Paese di origine.
Le nuove norme prevedono che i discendenti di cittadini italiani, nati all’estero, saranno automaticamente cittadini solo per due generazioni: solo chi ha almeno un genitore o un nonno nato in Italia sarà cittadino dalla nascita. I figli di italiani acquisteranno automaticamente la cittadinanza se nascono in Italia oppure se, prima della loro nascita, uno dei loro genitori cittadini ha risieduto almeno due anni continuativi in Italia.
I nuovi limiti valgono solo per chi ha un’altra cittadinanza (in modo da non creare apolidi) e si applicano a prescindere dalla data di nascita (prima o dopo l’entrata in vigore del decreto-legge). Resterà ovviamente cittadino chi in precedenza è già stato riconosciuto tale (da un tribunale, da un comune, da un consolato). Saranno comunque processate secondo le precedenti regole le richieste di riconoscimento della cittadinanza documentate e presentate entro le 23.59 (ora di Roma) del 27 marzo 2025.
Inoltre, il testo interviene in materia di controversie relative all’accertamento dello stato di apolidia e di cittadinanza italiana, stabilendo che:
non sono ammessi il giuramento e la testimonianza quali mezzi di prova;
spetta a colui che richiede la cittadinanza italiana dover fornire la prova dell’insussistenza delle cause di mancato acquisto o di perdita della cittadinanza previste dalla legge.
Ù
2. Disposizioni in materia di cittadinanza (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani e del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha approvato un disegno di legge che introduce disposizioni in materia di cittadinanza.
L’intervento, in accoglimento dei principi sanciti dalla Convenzione europea sulla cittadinanza del 1997 ed in considerazione dei diritti connessi alla cittadinanza anche a livello europeo (cittadino dell’Unione Europea - art. 9 TUE - con conseguente riconoscimento del diritto di circolazione e di stabilimento nell’UE), introduce il principio internazionale del “legame effettivo” tra la persona e lo Stato che permette l’acquisto della cittadinanza solo in presenza di un effettivo vincolo con il Paese che la conferisce. Tale legame viene considerato effettivo in presenza del requisito della “residenza qualificata” in Italia, caratterizzata da un periodo di tempo sufficientemente lungo (pari almeno a due anni continuativi). Solo in presenza di tali vincoli oggettivi e perduranti nel tempo, potrà essere garantito l’accesso al complesso indissolubile di diritti e di doveri propri dei cittadini che formano il popolo, cui l’articolo 1 della Costituzione attribuisce la sovranità.
Il disegno di legge pertanto mette a sistema anche gli interventi di maggiore urgenza già contenuti nel decreto-legge approvato contestualmente dal Consiglio dei Ministri, apportando sostanziali modifiche alle regole di trasmissione della cittadinanza attraverso la conciliazione di una duplice esigenza, espressione di valori costituzionali differenti, il cui bilanciamento appare necessario: il mantenimento dei legami con l’Italia e l’incoraggiamento dell’immigrazione di ritorno dei discendenti degli emigrati italiani e l’affermazione dell’esigenza che l’acquisto e il mantenimento della cittadinanza italiana sia ancorato a vincoli effettivi con la Repubblica e con il suo territorio.
Occorrerà innanzitutto che l’atto di nascita dei discendenti di cittadini italiani nati all’estero sia registrato prima del compimento dei venticinque anni di età, altrimenti non sarà più possibile chiedere la cittadinanza, in base a una presunzione di “assenza di vincoli effettivi con l’Italia” per mancato esercizio dei diritti e adempimento dei doveri.
In linea con il principio del vincolo effettivo con il Paese di cui si chiede la cittadinanza, si introduce l’ipotesi di perdita della cittadinanza per “desuetudine” nei confronti del cittadino italiano nato all’estero, non residente in Italia ed in possesso di un’altra cittadinanza che, successivamente alla data di entrata in vigore delle nuove norme, non mantenga vincoli effettivi con la Repubblica italiana per un tempo di almeno 25 anni, dimostrato dal mancato esercizio dei diritti o adempimento dei doveri derivanti dallo stato di cittadino italiano.
Sarà ulteriormente rafforzato il sostegno all’immigrazione di ritorno:
il figlio minore di genitori cittadini (sempre che non nasca già cittadino) acquisterà la cittadinanza se nasce in Italia o se viene a viverci per due anni, con una semplice dichiarazione di volontà dei genitori;
si conferma che chi ha perso la cittadinanza potrà riacquistarla, ma solo se risiede in Italia per due anni;
si conferma, inoltre, per chi ha anche soltanto un nonno italiano (o che è stato cittadino italiano), la possibilità di diventare cittadino dopo aver risieduto in Italia per tre anni (invece dei cinque o dieci anni chiesti rispettivamente ai cittadini europei e agli altri stranieri non europei);
i coniugi di cittadini italiani potranno continuare ad ottenere la naturalizzazione ma solo se risiedono in Italia.
In ogni caso viene consentito al soggetto divenuto maggiorenne la possibilità di rinunciare alla cittadinanza qualora sia in possesso di altra cittadinanza (evitando l’apolidia).
Si riconosce la trasmissione della cittadinanza per via materna ai nati dopo il 1° gennaio 1927, cioè a chi era ancora minore di 21 anni il 1° gennaio 1948, data di entrata in vigore della Costituzione repubblicana, chiarendo una questione oggetto di interpretazioni contrastanti.
Si fissano in 48 mesi i termini procedimentali del riconoscimento della cittadinanza.
Ù
3. Disposizioni per la revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all’estero (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha approvato un disegno di legge per l’introduzione di disposizioni per la revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all’estero.
Il testo, a completamento della riforma sul riconoscimento della cittadinanza, ne rivede le procedure. I residenti all’estero non si rivolgeranno più ai consolati, ma ad un ufficio speciale centralizzato alla Farnesina. È previsto un periodo transitorio di circa un anno per l’organizzazione dell’ufficio: in questo periodo i consolati continueranno a trattare le domande di cittadinanza, ma con limitazioni nei numeri delle pratiche ricevute.
L’intento è rendere più efficienti le procedure, con economie di scala. I consolati potranno così concentrarsi sull’erogazione dei servizi a chi è già cittadino.
Il provvedimento contiene infine altre misure per migliorare e modernizzare l’erogazione dei servizi: legalizzazioni, anagrafe, passaporti, carte d’identità valide per l’espatrio. Inoltre si prevedono misure organizzative per favorire lo sviluppo dei servizi dedicati alle imprese.
Ù Ù Ù Ù Ù
IMMIGRAZIONE IRREGOLARE
Disposizioni urgenti per il contrasto dell’immigrazione irregolare (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministriha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per il contrasto dell’immigrazione irregolare.
Le misure introdotte mirano a sfruttare a pieno le potenzialità delle strutture realizzate in Albania in base al Protocollo Italia-Albania del 6 novembre 2023, rafforzando il sistema dei rimpatri e consentendo il trasferimento non solo degli stranieri ritrovati all'esterno del mare nazionale o a seguito di operazioni di search and rescue (SAR) ma anche di quelli attualmente trattenuti nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) italiani e destinatari del provvedimento di espulsione.
Il testo, tra l’altro, prevede la possibilità di trasferire presso la struttura per il rimpatrio ubicata nella località di Gjadër, anche gli stranieri destinatari di provvedimenti di trattenimento convalidati o prorogati in quanto già destinatari di una decisione di rimpatrio.
Il trasferimento non fa venire meno il titolo del trattenimento già convalidato o prorogato dall'autorità giudiziaria (pericolo di fuga, soccorso allo straniero, accertamenti supplementari sull'identità o nazionalità, acquisire i documenti per il viaggio o la disponibilità di un mezzo di trasporto idoneo) e non produce effetti sulla procedura amministrativa - di espulsione o di respingimento - cui lo straniero è sottoposto.
Inoltre, si attribuisce alla Direzione Centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'interno il potere di assegnazione dello straniero al CPR più vicino e la possibilità di trasferire lo straniero trattenuto in altra struttura analoga, comprese quelle albanesi. La convalida del trattenimento non preclude la possibilità di disporre il trasferimento, in ogni momento, in altro centro. In tale evenienza, ciò non pregiudica il titolo del trattenimento già adottato e non richiede un ulteriore provvedimento di convalida da parte dell'autorità giudiziaria.
Ù
2. Relazione annuale sui Paesi di origine sicuri
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani e del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha approvato la “Relazione annuale” prevista dall’articolo 2-bis del decreto legislativo n. 25 del 2008 sui Paesi di origine sicuri. In linea con tale disposizione, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha predisposto le “schede Paese” contenenti elementi informativi che aggiornano e fanno stato della situazione dei Paesi inclusi nella lista. Tali schede sono predisposte in applicazione dei criteri di qualificazione stabiliti dalla normativa europea (art. 37 e allegato I della Direttiva n. 2013/32/UE) e sulla base delle informazioni fornite dalla Commissione nazionale per il diritto di asilo, nonché attingendo ad altre qualificate fonti di informazione, in particolare quelle fornite da altri Stati Membri dell’Unione Europea, dall’Agenzia dell’Unione Europea per l’Asilo (EUAA), dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), dal Consiglio d’Europa e da altre organizzazioni internazionali competenti.
Sulla base di tali informazioni la Relazione conferma, per il 2025, quali Paesi di origine sicuri, quelli già indicati dall’articolo 1 del decreto-legge 23 ottobre 2024, n. 158 recante “Disposizioni urgenti in materia di procedure per il riconoscimento della protezione internazionale”. Nello specifico si tratta di: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia.
La relazione sarà trasmessa alle competenti Commissioni parlamentari.
Ù Ù Ù Ù Ù
PNRR (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026.
Il decreto introduce, tra l’altro, norme volte a completare la riforma degli istituti tecnici, per accelerare il conseguimento del target PNRR previsto per l'attuazione della riforma 1.1 della Missione 4 "Istruzione e ricerca". Sono previste, inoltre, misure volte a ridurre il ricorso ai contratti a tempo determinato.
Si consente poi un nuovo bando per la selezione delle progettualità relative agli asili nido necessarie al conseguimento del target PNRR "Piano asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia" e lo scorrimento delle graduatorie ancora disponibili all'esito della procedura già avviata nel 2023.
Si incrementa lo stanziamento di fondi, a decorrere dall'anno 2025 e a valere sullo specifico Fondo relativo al Ministero del turismo, per fronteggiare le spese relative all'esame di abilitazione all'esercizio della professione di guida turistica.
In materia di parità scolastica, si prevede che non possa essere autorizzata l'attivazione di più di una classe terminale collaterale per ciascun indirizzo di studi già funzionante in una scuola paritaria; si consente agli alunni/studenti, di sostenere nello stesso anno scolastico, gli esami di idoneità per non più di due anni di corso successivi a quello per il quale abbiano conseguito l'ammissione. Sono previste disposizioni relative all'utilizzo, da parte delle scuole, della pagella elettronica, del registro on line e del protocollo informatico.
In materia di welfare studentesco, si incrementa la dotazione dello stanziamento disponibile per la fornitura, gratuita o semigratuita, dei libri di testo a favore degli alunni più disagiati.
Si proroga per gli anni scolastici 2025/2026 e 2026/2027 la possibilità di conferire da parte dei Comuni incarichi temporanei nelle scuole dell'infanzia paritarie, attingendo anche alle graduatorie degli educatori in possesso di titolo idoneo qualora sia impossibile reperire, per gli incarichi in sostituzione, docenti con il prescritto titolo di abilitazione.
Infine, si dispone che le risorse pari a 1 milione di euro iscritte sul Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga istituito presso la Presidenza del Consiglio siano riassegnate allo stato di previsione del Ministero dell'istruzione e del merito, al fine della definizione di percorsi di formazione e informazione destinati ai docenti di scuole secondarie di primo e secondo grado statali, per la prevenzione dell'uso di sostanze stupefacenti, delle dipendenze comportamentali giovanili e del disagio giovanile.
Ù Ù Ù Ù Ù
POLIZZE CATASTROFALI (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato un decreto-legge che differisce, per le micro, piccole e medie imprese, l’obbligo di stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale. Rimane fermo al 1° aprile il termine per le grandi imprese.
Ù Ù Ù Ù Ù
AMMINISTRAZIONI STRAORDINARIE ED ENTI COOPERATIVI E MUTUALISTICI
(disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministriha approvato un disegno di legge, collegato alla legge di bilancio 2025, che delega il Governo alla riforma delle amministrazioni straordinarie e alla riforma della vigilanza sugli enti cooperativi e mutualistici.
a. Amministrazione straordinaria
Gli elementi caratterizzanti riguardano la riforma organica della disciplina relativa all'amministrazione straordinaria delle imprese grandi o strategiche che versino in stato di insolvenza, attraverso:
il superamento dell'attuale stato di frammentazione normativa, mediante l'abrogazione del decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270, “Disciplina dell'amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza” e del decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347, “Misure urgenti in materia di ristrutturazione industriale di grandi imprese in stato di insolvenza”;
l'ulteriore estensione del campo soggettivo di applicazione della procedura, con specifico riguardo alle imprese di carattere strategico (in continuità con quanto previsto dall'art. 4-bis del decreto-legge 18 gennaio 2024, n. 4, “Disposizioni urgenti in materia di amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico”);
l'immediata adozione, da parte del MIMIT, del provvedimento di apertura della procedura, previa istanza dell'impresa.
b. Vigilanza sugli enti cooperativi e mutualistici
Il Governo viene delegato ad intervenire, in via principale, sulla disciplina del decreto legislativo 2 agosto 2002, n. 220, e sulle disposizioni del codice civile.
Gli elementi caratterizzanti la riforma di cui alla delega riguardano, in particolare:
l'inclusione nell'attività revisionale di un costante monitoraggio sulla gestione, nonché sulla rendicontazione di sostenibilità;
la riforma dell'Albo delle società cooperative, volta ad assicurare che tutti gli enti cooperativi siano iscritti in un unico pubblico registro nazionale accessibile gratuitamente e digitalmente;
l'introduzione di una disciplina del procedimento sanzionatorio a carico del revisore cooperativo;
l'integrazione della disciplina della Commissione centrale per le cooperative (organo consultivo del MIMIT).
Ù Ù Ù Ù Ù
MODALITÀ DI ACCESSO A CORSI DI LAUREA (decreto legislativo – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo relativo alla disciplina delle nuove modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettere a), b), c), d), e), i) e l) della legge 14 marzo 2025, n. 26.
Il decreto legislativo mira a garantire un equilibrio tra il diritto allo studio, la qualità della formazione e le esigenze di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
In particolare, si prevede l'eliminazione del tradizionale test d'ingresso e l'introduzione del cosiddetto "semestre filtro", primo semestre immediatamente successivo all'iscrizione ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico, al quale gli studenti possono accedere liberamente. Al termine del suddetto semestre, con specifiche procedure, sono selezionati gli studenti ammessi al secondo semestre e a continuare stabilmente i loro studi nel percorso avviato.
Si stabilisce, inoltre, l'obbligo per gli studenti che intendano iscriversi al primo semestre di uno dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina, veterinaria o odontoiatria, di immatricolarsi ad un corso di laurea o laurea magistrale di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria, anche in sovrannumero, anche presso università diverse. Si stabilisce che quest'ultima immatricolazione è gratuita e si prevedono la graduatoria nazionale di merito e le procedure di ammissione.
Ù Ù Ù Ù Ù
PROVVEDIMENTI APPROVATI IN ESAME DEFINITIVO
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini, ha approvato, in esame definitivo, i seguenti provvedimenti:
Regolamento di organizzazione del Ministero dell’università e della ricerca (decreto del Presidente della Repubblica)
Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 settembre 2020, n. 165 recante l’organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro dell’università e della ricerca e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance (decreto del Presidente della Repubblica)
I testi tengono conto dei pareri espressi dalla Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato e dalle competenti Commissioni parlamentari.
Ù Ù Ù Ù Ù
INCARICHI DI GOVERNO
Il Consiglio dei Ministri è stato sentito dal Presidente Giorgia Meloni, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, in relazione all’intenzione di proporre al Presidente della Repubblica il conferimento dell’incarico di Sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al senatore Antonio Iannone.
Ù Ù Ù Ù Ù
INDIZIONE REFERENDUM ABROGATIVI PER L’8 E IL 9 GIUGNO 2025
Il Consiglio dei Ministri ha approvato cinque schemi di decreto da sottoporre al Presidente della Repubblica per la indizione, nei giorni di domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025, di altrettanti referendum popolari abrogativi, aventi le seguenti denominazioni:
“Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione”;
“Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale”;
“Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi”;
“Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione”;
“Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana”.
Ù Ù Ù Ù Ù
PIANO INFRASTRUTTURE COMMISSARIO EMERGENZE
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Piano straordinario per gli interventi infrastrutturali e di riqualificazione sociale, di cui all’articolo 1 del decreto-legge 31 dicembre 2024, n. 208 (Misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza), predisposto dal Commissario straordinario, prefetto Fabio Ciciliano.
Ù Ù Ù Ù Ù
PORDENONE CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA NEL 2027
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della cultura Alessandro Giuli, ha deliberato il conferimento al Comune di Pordenone del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2027.
Ù Ù Ù Ù Ù
Ulteriori atti esaminati
- INTERVENTI IN GIUDIZIO
- CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE TRA POTERI DELLO STATO
- STATI DI EMERGENZA
- NOMINE
- LEGGI REGIONALI
Comunicato stampa