Istituto Cattaneo: elezioni comunali 2011 - Analisi del voto
L'Istituto Cattaneo fin dal 2003 elabora, ad integrazione dei più tradizionali comunicati stampa, le "Analisi dell'Istituto Cattaneo" a ridosso delle principali consultazioni elettorali per interpretarne i risultati. Anche quest'anno, in occasione delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio scorso, l'Istituto ha elaborato alcune analisi tra cui:
Analisi del rendimento delle alleanze per i partiti minori - L'Istituto ha osservato che per i partiti minori "si pone il dilemma tra puntare su candidati propri con poche possibilità di essere competitivi, ma con l'ambizione di essere determinanti nell'eventuale ballottaggio, oppure appoggiare uno dei candidati in corsa per la vittoria fin dal primo turno, a costo di perdere parte della propria autonomia e visibilità." Il problema è stato affrontato "osservando le strategie di due partiti, l'Unione di centro (Udc) e la Federazione della sinistra (Fds) e i rispettivi rendimenti in 28 città capoluogo di provincia al voto per il rinnovo delle amministrazioni comunali nel 2011.
L'Udc va leggermente meglio dove presenta candidati "terzi" rispetto a dove si allea con il centro-destra. La Fds va meglio dove sostiene il candidato di centrosinistra rispetto a dove presenta candidati propri...Nel caso dell'Udc si è data grande rilevanza alla posizione centrista di questa formazione, ma la scelta di costruire il "terzo polo" non è stata un'opzione scontata in tutte le città. Allo stesso modo, la Fds non sempre ha deciso di sostenere candidati alternativi al centro-sinistra." Analisi
La personalizzazione del voto - Un'altra analisi dell'Istituto Cattaneo è dedicata al peso della personalizzazione nei risultati elettorali rispetto alle precedenti elezioni comunali. L'effetto personalizzazione "è determinato da due comportamenti distinti: votare una lista e contemporaneamente esprimere una preferenza per un candidato sindaco non sostenuto dalla lista votata; votare solo un candidato sindaco, senza indicare alcun voto di lista e/o preferenza per un candidato consiliare." Studiando l'effetto personalizzazione (desumibile dalla differenza di voti assoluti al candidato rispetto alla somma dei voti alle liste associate e collegate al medesimo candidato a sindaco), l'Istituto afferma che: "il "voto al solo sindaco" pesa come nelle precedenti elezioni e che maggiore è stata la diffusione al Nord e nelle grandi città. In particolare, De Magistris fa il pieno del voto personale; i candidati della Lega Nord raccolgono molti consensi rispetto alle liste; tra le città la personalizzazione del voto per sindaco è forte soprattutto a Trieste, seguita da Cagliari e Napoli; i candidati del centro-destra al Sud vittime del voto disgiunto".
L'analisi "si riferisce a 25 comuni capoluogo di provincia in cui si è votato il 15-16 maggio 2011. La quota di elettori che hanno votato il solo candidato sindaco è stata del 9,1%, mentre nel 2006 (2009 per Bologna, 2007 per Reggio Calabria) è stata del 9,8%." Analisi
L'astensionismo - L'Istituto ha analizzato anche la partecipazione elettorale alle ultime elezioni comunali che hanno interessato circa 1.300 comuni e 12 grandi città con più di 100 mila abitanti. Il dato del 2011 è stato confrontato con quello delle precedenti elezioni comunali sulla base del presupposto che la partecipazione degli elettori alle elezioni comunali è regolarmente più alta di quella alle elezioni provinciali e regionali e inferiore a quella delle politiche. "Complessivamente la quota di elettori che si sono recati alle urne è scesa di quasi due punti percentuali (71,0%, contro il 72,8% registrato negli stessi comuni alle precedenti elezioni comunali). L'Istituto osserva che il calo "si pone in continuità con una tendenza negativa di lungo periodo che pare inarrestabile. A differenza di altri contesti nazionali, dove la partecipazione elettorale segue un andamento altalenante di crescita e declino, in Italia è regolarmente in diminuzione ormai da molti anni. Nel documento si sottolinea che il calo dei votanti riflette forti differenze territoriali e che tali differenze sono ancora più accentuate nelle 12 grandi città. Analisi
Chi ha vinto, chi ha perso e dove - L'Istituto, infine, ha elaborato i risultati del voto amministrativo per capire quanto i maggiori contendenti abbiano riscosso maggiori o minori consensi rispetto alle precedenti elezioni comunali e regionali. L'Istituto sottolinea l'estrema cautela da usare nell'interpretazione dei risultati poiché il confronto andrebbe fatto con elezioni dello stesso tipo, ossia le precedenti elezioni comunali del 2006, che si sono svolte prima della nascita degli attuali Pd e Pdl in un contesto notevolmente diverso. D'altra parte, spiega l'Istituto sia allora sia nelle elezioni appena concluse sono presenti alleanze diverse nei due schieramenti. Politicamente, inoltre, il confronto con le precedenti regionali (quasi sempre quelle del 2010) è, per certi versi, più corretto, ma anche in questo caso ci sono problemi legati alle alleanze che cambiano, alla presenza di liste del candidato presidente, e così via. Con tali premesse, l'analisi ci dice che rispetto alle precedenti elezioni comunali e regionali, nelle maggiori città sia il centro-destra sia il centro-sinistra perdono consensi rispetto alle precedenti comunali: il centro-sinistra di più, ma il Pdl più del Pd. Rispetto alle precedenti regionali, crescita del centro-sinistra, calo del centro-destra. "Due Italie? Il centro-destra tiene al Sud, il centro-sinistra avanza al Nord. Insuccesso dell'Udc, affermazione del Movimento 5 Stelle"
L'analisi riguarda le 13 maggiori città in cui si è votato, ossia i capoluoghi regionali e/o i comuni con almeno 100 mila abitanti: Torino, Novara, Milano, Trieste, Bologna, Ravenna, Rimini, Latina, Napoli, Salerno, Catanzaro, Reggio Calabria e Cagliari. Le precedenti elezioni comunali prese in considerazione risalgono al 2006, tranne che a Bologna (2009), Latina (2007) e Reggio Calabria (2007). Le precedenti regionali risalgono al 2010, tranne che a Trieste (2008) e Cagliari (2009). Analisi
(inserito il 24/05/2011)